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Immaginario impresso su pergamena

Pensieri di Olaf lo stregone:


EPITETO-MORTIFERO KHAZMUD
L'incontro con Khazmud, o come lui preferisce essere chiamato in questi giorni 'Ecatombe Khazmud', fu in una cenciosa locanda di Ninive,  dove la trasformazione di birra in vomito non necessita per forza il passaggio in uno stomaco: lì nella sua bassezza il nano si faceva grande a rutti.
In quei tempi ero solito sopravvivere tra le sottane di un valido guerriero (il cui nome non verrà citato per non creare confusione o togliere fama a quello di Khazmud, per via della quantità di K e H tanto comuni tra i combattenti) ma non appena vidi il monodimensionale nano (1,20m in tutte le dimensioni) capii che non c'era posto più pericoloso al mondo che davanti alla sua scure. Sembra ovvio che decisi quindi di starvi costantemente alle spalle, ritenni anche opportuno ingraziarmi il barbaro con un dono dall'alto valore pecuniario (unica lingua conosciuta a questa classe).
Noterete, nell'immagine estrapolata dai miei ricordi, che lui si fregia del simbolo del Dio Della Morte, un corvo dai riflessi violacei, ma non crediate che solo perché si tratta d'un Dio allora Khazmud lo rispetti, tutt'altro, l'unico rapporto che il nano ha con la Morte è quello di abbassare l'indice demografico  spedendo nell'aldilà guardie, bambini-zombi, mostri, bambini-fantasma, sicari, bambini-ragno, porte, bambini normali, pareti di roccia o chiunque si frapponga tra il suo cammino e la sua MAIEV l'ascia spegnitrice.



PER I MORTI SENZA DIO ANDARE AVANTI E' SOLO UN'ILLUSIONE 
Scusate l'ordine cronologicamente sparso dei miei racconti, ma questi sono i ricordi di un vecchio viaggiatore e affiorano dall'ateroschlerosi come i numeri della tombola. 
Siamo ufficialmente degli eroi.
I miei compagni, i popolani, i briganti e addirittura l'inquisizione credono io sia un potente e pericoloso stregone, non capiscono che ho solo ereditato il metodo di difesa più comune tra gli esseri deboli e rugosi come me: sparire in caso di pericolo. Ma quando un Dio, il tuo Dio,  ti promette la sua ira, quando vedi i suoi schiavi contorcersi adempiendo incondizionatamente ai suoi ostili  comandi, quando il nemico prima di sferrarti un colpo ferale digrigna i denti con una smorfia di scusa,  piangendo grossi granelli di sabbia; capisci che il desiderio di sopravvivenza è comandato dalla consapevolezza. Persino il nano non è più spericolato come un ragazzo ignaro. Non c'è più tempo per stare in fila ai fori o lamentarsi della latrina comune, ho pochi anni per trovare un nuovo Dio, un nuovo inferno o il modo per soggiogare la morte.

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#7

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