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mercoledì 29 novembre 2017

#4 Sconsigliata Aracnofobici

Vorrei poter fare un fast forward ed arrivare direttamente alle ultime campagne, quelle che stiamo vivendo in questi giorni. Non lo dico solo perché il fomento ha raggiunto il livello invasione della Polonia o notte prima dell'ammutinamento del bounty, non solo per questo almeno. E' che ogni nostro mercoledì sta diventando una serata quasi palpabile nella sua finzione condivisa. Sento l'irrazionalità di Olaf, i sofismi ingenui di Grimgold, la precisione nazista di Korgoth, l'irruenza di Kazmud e le magie lanciate da Byron. In più vedo le mura ciclopiche di Ninive, la serra delle Camelie e le alte ciminiere dove vengono cotti tutti i mattoni dell'impero.
Eppure ancora non si può saltare fino al presente. Il salto è ancora troppo grande.
E c'è solo un modo per colmarlo. Continuare a narrare.
Questo è un genere dove devono succedere cose. L'immobilità non è tollerata. La riflessione è accettata solo se è usata per risolvere un indovinello. Per cui in marcia. Verso nord-ovest, dove la nuova bussola che hanno acquisito sta guidando il gruppo.
Pianure seminate a frumento accompagnano il suono degli zoccoli. Sì, gli sono state date delle cavalcature.
Ogni sera lanciano i legnetti, li tolgono con cura dalla bisaccia di pelle e poi vedono dove li stanno guidando.
Il terzo giorno lo scoprono.
Il verde del frumento lascia il posto ad una zona di prateria ugualmente verde, ma di una tintura più profonda. Più cupa. 
La vallata termina in una torre d'ebano. Una delle tante che punteggiano l'impero.
Le torri dei morti.
Le roccaforti della fine.
Il luogo che i cittadini dell'impero temono con superstizioso timore ma che, alla fine, raggiungeranno. All'interno, di solito, un manipolo di chierici che si occupa delle sepolture celesti e dei riti di passaggio per l'anima. Condurla nel piano giusto può risultare complicato. 'allora, tu vai sempre dritta. Però ricordati di tenere la sinistra perché se sbagli so cazzi, mica se ne esce facilmente dalla ripa scoscesa degli esattori delle tasse in cattiva fede. Ok, bene, ora ripetimi bene il percorso che devi seguire.'
Raggiungono la porta. Sullo stipite una scritta: ''Due i mondi. Io vengo dall'altro''
Si accorgono che qualcosa non va.
Che la torre è troppo quieta anche per essere il paradiso verticale dei cassamortari. Un'aura più spessa di stranezza avvolge il luogo e la vallata tutta.
Entrano.
Un occhio li osserva. Nel senso di un occhietto umano con i nervi penzoloni attaccato ad otto zampette ragnesche. Lo fulminano. Cioè, Olaf lo fulmina col suo dardo incantato.
A qualsiasi cosa era legato l'occhio quella cosa è cosciente della loro venuta.
Al gruppo si aggiungono due personaggi, scusate, non mi ricordo i nomi in game ma quelli nella vita reale sono Giorgio ed Emiliano. Rimarranno con noi un po', come gli special guest nelle puntate dei simpson.
Ci si fida? Fino a un certo punto.
Ognuno a quanto pare ha raggiunto la torre d'ebano per scopi diversi.
All'interno camminano con calma.
Sigillano una stanza piena di giare d'olio infiammabilissimo. Uccidono il guardiano della torre che era impazzito ed era diventato particolarmente legato alla sua ascia da spaccalegna. E salgono gli scalini a spirale della torre dei morti.
Un paio di zombie. Una stanza segreta dove riescono a prendere un anello. Sembra una menzione casuale, ma quest'anello, come il nome di Kashkar, ricoprirà il suo ruolo all'interno della narrazione.
Il loro scopo è recuperare il libro. Il libro. Il libro che un elfo ricco che aveva il pallino della magia aveva deciso di farsi rubare.
Non stanno a chiedersi troppo queste cose ma continuano a salire.
In cima una bestia metà uomo e metà ragno. Capelli lunghi da frontman di una rock band anni '80. Coattissimo. Ovviamente li aspettava, come ogni cattivo che si rispetti.
-Bene, bene, bene... - fa Ozzy Osbourne con otto zampe -vi stavo aspettando, ma non pensavo certo che sareste venuti così in fretta. Non pensavo certo che l'Astrologo Nero fosse così rapido nelle sue reazioni. So cosa è successo all'altro ragno, al mio affamato parente. Beh, vediamo se ha mandato combattenti validi-
Intanto il gruppo si oppone.
Grimgold alza la mano
-ma... signore, scusi, noi non siamo stati mandati dall'Astrologo Nero-
Il suo commento da studentello si perde nel vento che sferza l'aria. E, con esso, spazza via l'imbarazzo.
Lasciatemi aggiungere una parentesi lovecraftiana, perché il luogo dello scontro non è stato descritto con dovizia.
In tutto questo, tanto per decorare la scena un po' di più, sulla cima della torre ci sono due alabarde di ferro impiantate nel mattonato e tra di esse un essere umano. O per lo meno quello che ne resta. La sua pelle è stata squarciata per farla aderire alle punte baroccamente rostrate delle alabarde. E' come un macabro arazzo umano. La testa è reclinata da una parte, l'occhio ancora terrorizzato. A quanto pare non è morto. I personaggi lo guardano con un misto di terrore, disgusto e pena. Il ventre aperto però non mostra le viscere palpitanti, bensì qualcosa di ancora più oscuro. C'è infatti un mondo all'interno, un diorama infernale che mostra una terra brulla e scura dove il cielo è pesante e ci sono alte torri fiammeggianti. Il ventre squartato dell'uomo è esso stesso un portale. All'interno si vedono anche tre sedie su cui sono seduti tre demoni (demoni o demoni? Ogni volta non so come si pronuncia) vestiti di catene, sembra che li osservino con curiosità.
Ritorniamo alla scena principale. Lo scontro tra l'uomo coi capelli lunghi corpo di ragno e il gruppo di avventurieri a cui si sono aggiunti Giorgio ed Emiliano (scusate, i vostri nomi fantasy me li aggiù ricordà) è iniziato.
Mentre infuria la battaglia l'avversario principale riceve un fendente violento, detto questo si sente un suono che si ripete tre volte. 
Clap... clap... clap.
Uno dei tre demoni che osservavano la scena della battaglia dalla pancia-portale ha iniziato ad applaudire con una inquietantissima calma.
Gelo.
Gelo serio. Cazzo.
Quasi automaticamente Olaf prende il suo pugnale e recide la giugulare del tizio appeso tra le due alabarde.
Quasi immediatamente il portale si richiude.
Sbam, i demoni sono scomparsi.
Nello stesso momento viene dato il colpo di grazia all'uomo capelli lunghi corpo di ragno.
La cosa sembra finire qui ma invece succede, in rapida successione, un'altra cosa.
Siete pregati di seguirmi, dice la voce di Giorgio, di seguirmi ad Essenia per essere processati per stregoneria.
Sbam, erano inquisitori sotto copertura.

Mai fidarsi di Mr. Orange. Sotto qualsiasi forma si presenti. 

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